Echi del Padre nostro sono rintracciabili anche nell’islam.
Non tanto nel testo sacro, il Corano, quanto nella tradizione mistica musulmana.
Alcuni suoi rappresentanti, infatti, nelle loro preghiere, inni, salmi, lasciano trasparire più volte echi della preghiera cristiana.
Così il maestro sufi Al Ghazali (1057/8-1111) nella sua invocazione Dio mio, Tu che Ti impietosisci, in cui trovano spazio precise petizioni del Padre nostro:
Dio mio, Tu che Ti impietosisci |
Padre nostro Nuova traduzione CEI 2008 |
Dio mio, colma fino all'orlo della Tua felicità la nostra vita; accompagna le nostre giornate dall'alba al sonno della notte. Stendi il Tuo perdono sui nostri errori, orienta i nostri sforzi al Tuo servizio, fa' riposare in Te la nostra fiducia e sostienici in ogni istante. Dio mio, sostienici nella retta via. Nel corso della nostra vita, allontanaci dai comportamenti di cui ci pentiremmo nel giorno della Risurrezione. Sollevaci dal peso dei nostri peccati; dacci il pane dei giusti, liberaci da ogni male. Liberaci, liberaci per il Tuo amore dal rimpianto eterno. Oh Forte e Misericordioso, Generoso e Protettore, Tu che sei il più misericordioso dei misericordiosi. Alfa e Omega, Tu che hai pietà dei poveri e dei diseredati, Dio di Misericordia, Tu solo sei Dio, gloria a Te, Signore dei mondi! |
Padre nostro che sei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen |
Attività |
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