Papassinos

Questi dolci venivano offerti per la ricorrenza dei morti, alle persone presenti alla prima messa del mattino, il 2 novembre, ma già la sera del 31 ottobre le vedove o le mogli delle famiglie povere che non avevano gli ingredienti per fare i dolci per i figli, andavano in gruppo in quelle case dove si sapeva che veniva fatta l’offerta. Entravano e chiedevano:«Etti coccone». Veniva offerto loro il caffè con i savoiardi e poi un sacchettino con i Papassinos, in memoria dei morti, non come elemosina ma come condivisione. Nel pomeriggio del 31 ottobre i bambini di ogni estrazione sociale, andavano di casa in casa a chiedere: «Su petti coccone», ricevendo talvolta i Papassinos, più spesso noci, melagrane, mele cotogne o qualche piccolo melone invernale.

Ingredienti

Farina 500 g, tre uova intere, strutto fuso 150 g, zucchero 200 g, noci a pezzi 200 g, uva passa 200 g, mandorle 100 g, una bustina di lievito, un pizzico di sale.

Lavorazione

Mettere sulla spianatoia la farina, il sale, lo zucchero, il lievito. Con le mani mescolare tutto. Aggiungere le uova e lo strutto fuso a bagnomaria. Amalgamare tutto velocemente e aggiungere la frutta secca tagliata a pezzi piccoli. Controllare con molta attenzione che non ci siano pezzettini di gusci di noce. Prendere un pezzo dell’impasto, stenderlo col mattarello, tagliarlo a rombi, metterli in una teglia con sopra la carta da forno. Se si vogliono più biscottati, una volta che sono nella teglia, abbassarli ulteriormente pressandoli con le dita. In forno a 180°. Tempo di cottura: 12-17 minuti, dipende dallo spessore. Sfornarli e lasciarli raffreddare prima da un lato poi dall’altro. Per conservarli sistemarli in una scatola di latta.

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