Come abbiamo visto, tutta la Bibbia è continuamente attraversata dal tema dell’alimentazione. La vita stessa di Gesù e la prassi della prima Chiesa rivelano lo stretto legame che intercorre tra cibo e religione cristiana. Sul testo (Modulo 1.5) si è proposta come riflessione l’indagine sui banchetti descritti nella Parola di Dio. Vediamo ora altri riflessi.
Nei racconti evangelici non mancano le descrizioni di pranzi e cene. Siano essi evocati da Gesù oppure episodi che lo vedono partecipare direttamente, si tratta di una scelta ben precisa che il Nazareno opera nella sua vita.
In quest’ottica ricordiamo qui la conclusione della bellissima parabola del padre misericordioso, (ingiustamente nota come «parabola del figliol prodigo»: è infatti auspicabile sottolineare l’amore del padre, che ri-accoglie il figlio allontanasi da casa; perciò potremmo anche identificarla come la «parabola del padre prodigo di amore»).
Il testo del vangelo di Luca (15,11-32) termina con l’accenno al risentimento del fratello maggiore, quello rimasto sempre a casa, deluso per la troppa attenzione riservata al fratello minore, e con la risposta che a lui riserva il padre.
«Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso». Gli rispose il padre: «Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato». Luca 15,29-32 |
L’attenzione del padre, si badi bene, si traduce anche a tavola: per lui, infatti, la festa, il banchetto, il cibo sono strumenti di convivialità, di unione, di comunione. Consumare il vitello grasso diventa così simbolo di una realtà altra, desiderata, sperata, conclusiva di un pellegrinaggio, di un percorso, di un cammino di riconciliazione.
Attività |
Il testo del Vangelo di Luca 15,29-32 permette di fare molte osservazioni. Commenta la parabola, mettendo in evidenza il ruolo del padre, del figlio minore e del figlio maggiore. Infine, commenta il ruolo del pasto finale nell’economia del racconto. |