L'esperienza religiosa non si riduce certo alla sola festa. Quest’ultima conosce una pluralità di significati, tra i quali la componente religiosa è solo una tra le tante.
Se la consideriamo nel contesto gastronomico che stiamo delineando, potremmo anche dire che nella festa religiosa il cibo è una presenza fondamentale e, in quanto tale, impone la convivialità, la condivisione con gli altri.
Rimane comunque assodato il rapporto strettissimo fra festa e religione e vedremo ora come la cucina contribuisce a rendere più saldo questo legame.
Ormai sempre più spesso tendiamo a consumare qualsiasi cosa in ogni momento della giornata, da soli, di fretta, magari in piedi o guardando la televisione o navigando in internet.
Le religioni però ci ricordano uno stile di vita completamente diverso.
Troppo spesso il ritmo che conduciamo rende veramente difficile ricordare che legato al cibo c'è un mondo di valori che non dovremmo mai dimenticare.
Il tempo del pasto, così come lo spazio del pasto, possono diventare preziose occasioni per avvicinarci al sacro, dove incontrare non solo Dio ma anche l'uomo!
In questo quadro alimentare profondamente cambiato rispetto a un passato anche recente, le religioni contribuiscono, mantenendo le loro peculiarità, al processo di conoscenza e di convivenza tra i popoli, offrendo una chiave di lettura che impone il riconoscimento del cibo come valore assoluto.
Una consapevolezza che le diverse religioni traducono in una prassi che, pur nella logica del rispetto delle differenze, trova importanti punti in comune.