04. Domenico e Francesco: poveri nella Chiesa
Indice sezioneI valdesi
La Chiesa Valdese oggi
La nascita degli ordini mendicanti
Francescani e Domenicani
Domenico di Guzman
Leggi/Scarica il documento .pdfL'Ordine delle Clarisse
Il Crocifisso di san Damiano
Francesco d'Assisi
Le Penitenze di San Francesco
Durante la sua vita Francesco manifestò sempre grande tristezza al ricordo della passione di Gesù Cristo.
Le penitenze a cui si sottoponeva erano il tentativo di imitare la sofferenza del Figlio di Dio. Per questo motivo, sano o malato che fosse, era durissimo con il suo corpo. Spesso si asteneva dal mangiare e dal bere, tuttavia, se si trovava a mensa con persone benestanti assaggiava appena il cibo adducendo qualche scusa, affinché non si accorgessero che se ne privava per penitenza.
Anche nel vestiario manifestò di voler vivere in piena povertà e penitenza. Si trovava spesso a disagio quando, dopo aver regalato la sua tonaca per intero o in parte a un povero, doveva indossarne una nuova e preferiva procurarsi da qualche fratello una veste già usata oppure indossarne una costituita da più parti recuperate e cucite insieme.
Fuori dal tempo: Assisi
Il Cantico delle Creature
Il Cantico delle Creature è il testo poetico più antico della letteratura italiana che si conosca. L’autore è Francesco d'Assisi e, secondo una tradizione, la sua stesura risalirebbe a due anni prima della sua morte, avvenuta nel 1226. L'atteggiamento di Francesco nei confronti di Dio rispecchia una semplicità che non è però assenza di profondità. L'azione della lode di Dio appare qui come un itinerario dal creato al Creatore, un itinerario dei sensi più che della mente, attuato per gradi.
Il Cantico delle Creature si apre con una lode a Dio e si chiude con una esortazione.
La struttura del componimento è divisa in cinque parti:
- lode di Dio;
- firmamento;
- elementi;
- uomo;
- chiesa.
I quattro elementi (vento, acqua, fuoco, terra) sono sempre accompagnati da altrettanti aggettivi.
A Dio corrispondono tre appellativi ("altissimo, onnipotente, bon Signore); tre omaggi (tue so' le laude, la gloria et l'onore) e tre azioni (benediciate, rengraziate et serviateli).