07. La riforma cattolica
Indice sezioneL'insuccesso nella ricomposizione dello scisma
Lo sviluppo delle chiese cristiane
Ma una grande occasione per riformare la Chiesa
Il Concilio di Trento
Un concilio per restare uniti
Cosa caratterizza la Chiesa cattolica
La Chiesa cattolica romana deriva dalla Chiesa latina, la cui autorità si estendeva originariamente da Roma sulla parte occidentale dell'Impero romano. Riconosce il primato di autorità al vescovo di Roma, in quanto, secondo la fede cattolica, successore dell'apostolo Pietro sulla cattedra di Roma.
Tra le Chiese cristiane, secondo le statistiche, la Chiesa cattolica conta il maggior numero di fedeli a livello mondiale.
Condivide con l'attuale Chiesa ortodossa le definizioni dei primi 7 concili ecumenici (dal concilio di Nicea I al concilio di Nicea II). Dopo lo scisma d'Oriente (1054), la Chiesa cattolica riconoscerà come ecumenici altri 14 concili, non riconosciuti però dall'Oriente.
«Cattolica» in greco significa «universale», così come si recita nel Credo: «Credo la santa Chiesa cattolica»; ma nel linguaggio abituale s'intende la Chiesa cattolica Romana, con a capo il papa, vescovo di Roma.
Questi sono punti caratterizzanti, anche se non esclusivi, del cattolicesimo:
- la PAROLA di Dio (Gesù è la parola di Dio fatta carne e la Bibbia è il racconto dell'incontro tra Dio e l'uomo)
- la TRADIZIONE (è la trasmissione, fedele e integra, del messaggio di Gesù che la Chiesa cattolica ha garantito lungo i secoli)
- il MAGISTERO (fanno parte del magistero il papa e i vescovi che hanno il compito di vigilare e interpretare ciò che viene trasmesso)