05. La Bibbia e la storia
Indice sezioneLa Bibbia è una fonte storica sempre attendibile?
Pagine difficili
Non dobbiamo stupirci se nella Bibbia scopriamo delle concezioni di carattere scientifico superate, o anche pagine di atti violenti, presentati come ordini di Dio o come castighi inflitti. Nella Bibbia, insieme a tante pagine belle e significative, ci sono anche episodi di violenza, guerre e vendette sanguinarie, c'è la «legge del taglione» («occhio per occhio e dente per dente»), forme di crudeltà e di intolleranza...
Ma occorre guardare alla Bibbia come un «cammino di salvezza»: una storia condotta da Dio che ingloba tutto ciò che di bene e di male creano gli uomini. Alla fine sarà il bene a prevalere.
In secondo luogo, è sbagliato guardare ai testi antichi con la nostra mentalità moderna. Bisogna sempre fare uno sforzo interpretativo che tenga presente il contesto in cui le pagine sono nate, i generi letterari impiegati, i condizionamenti che hanno inciso sui diversi autori.
Chi legge deve avere la sapienza di distinguere ciò che è importante da ciò che è marginale; soprattutto occorre non perdere di vista il filo rosso della rivelazione di Dio separandolo dall'involucro che la contiene.
Un altro modo di raccontare la storia
Un altro modo di raccontare
L'intero racconto biblico può essere letto come una grande narrazione di famiglia, in cui nessuno si sente estraneo: momenti di gioia e di dolore, guerre e violenze, speranze e affetti, terre abbandonate e terre promesse, esilii e ritorni vengono raccontati con tutti i timbri del linguaggio umano. Allora la cronaca cede il passo alla poesia, la preghiera si interseca con l'insegnamento, la favola si alterna con la profezia: così è la Bibbia perché così è la vita dell’uomo e il bambino o l'adolescente chi vi si accosta per la prima volta può imparare a conoscere il senso della realtà che lo circonda, mentre l'adulto potrà riscoprire il filo rosso che ha tenuto insieme tante esistenze. In questo senso l'intesa recentemente siglata mira a «offrire chiavi di lettura e interpretazione interdisciplinare della Bibbia» in riferimento ai numerosi ambiti che costituiscono la cultura di un popolo e una civiltà: da quello più propriamente storico a quelli «artistico, filosofico, etico, giuridico e letterario».
Enzo Bianchi, Perché non possiamo non conoscere la Bibbia, in