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Il narcotraffico, oltre ad essere un affare da 400 miliardi di dollari l’anno che riguarda più di 100 milioni di persone nel mondo, è anche uno dei più importanti processi di globalizzazione dei giorni nostri. Alla stregua delle Nike, le droghe sono prodotte e finite in aree geografiche lontanissime tra di loro: dagli altopiani andini, ai laboratori dell’Europa dell’Est, passando per i centri di seconda raffinazione dell’Africa nera, la droga arriva standardizzata nelle strade di tutto l’occidente. L’aspetto socio-culturale della globalizzazione della droga è sempre più evidente: le giovani generazioni dei Paesi produttori finiscono nelle maglie della dipendenza per il desiderio di avvicinarsi allo stile di vita occidentale.

Esempi di narcotrafficanti nel mondo
1) Mafia italiana: Cosa Nostra e la Nuova camorra organizzata, per il traffico di cocaina; e la Sacra Corona Unita, in Puglia, per il traffico di eroina.
2) Cartelli colombiani: cartello di Medellin, il più famoso, ma anche il suo maggiore concorrente, il cartello di Cali, che è il più grande fornitore di cocaina dell’Europa. Questi cartelli realizzano una vera e propria integrazione verticale occupandosi di tutte le attività nei diversi paesi.
3) Triadi cinesi: poco conosciute, m molto potenti e salde. Impiantate nel Triangolo d’Oro, in Cina e a Hong Kong, sono formate da 5 gruppi con un effettivo di 100000 persone e controllano la parte fondamentale delle attività, appoggiandosi poi sulle comunità cinesi negli Stati Uniti e in Europa per la vendita in Occidente.
4) La Yakuza giapponese: con i suoi 30000 uomini, questo gruppo si occupa del traffico di metamfetamine e più recentemente anche del traffico di eroina in Giappone, Stati Uniti e Europa.