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Un giorno Dio parlò ad Abramo, ordinandogli di lasciare la sua terra e di dirigersi nella terra che lui gli avrebbe indicato.
Tre sono le promesse che Dio fa ad Abramo:
1) una numerosa discendenza
2) la benedizione, tramite lui, di tutti i popoli della Terra
3) la promessa di un territorio per la sua discendenza

Abramo, che aveva a quel punto 75 anni e non era ancora riuscito ad avere figli da Sara, perché lei era sterile, obbedì: radunò la carovana delle sue greggi e i suoi servi e partì, lasciando Carran, con sua moglie e il nipote Lot. Quando arrivò nel paese di Canaan, terra dei Filistei o terra d'Israele, nei pressi di Sichem, Dio gli apparve in un luogo chiamato Betel ("Casa-di-Dio") e gli fece la promessa che quella terra sarebbe appartenuta alla sua discendenza. Lì, Abramo costruì un altare. Poi piantò la tenda tra Betel e Ai e costruì un altro altare. Infine, si diresse verso il deserto del Negheb.
Per salvarsi dalla carestia a Canaan, Abramo fuggì in Egitto, raccomandando a Sara di spacciarsi per sua sorella, nel timore che la bellezza di lei potesse attrarre su di lui la violenza degli egiziani. In effetti, voci sulla bellezza di Sara giunsero fino alle orecchie del faraone e marito e moglie vennero condotti a palazzo. Ad Abramo vennero regalate numerose bestie. Ma Abramo lasciò anche che Sara giacesse con il faraone: punito da Dio per l'inconscio misfatto, il faraone cacciò adirato Abramo e la moglie (Gen 12,10-20).