04. Guerra per la fede?

Indice sezione 4

Dio lo vuole. Sicuri?

Evitare gli estremismi

«Senza perdere il proprio volto bisogna scoprire il volto dell'altro.
Non perdere il proprio volto rimane fondamentale, perché non c'è più dialogo se uno non esiste come soggetto.
Se non esiste con la propria cultura, con la propria fede, con la propria tradizione e se, d'altra parte, non rifiuta di brandire questa sua identità come un'arma, per affermare che l'altro è inferiore, oppure è pericoloso o non ha valori e così via.
E, dunque, il dialogo, sia interreligioso sia interculturale, deve da un lato negare il sincretismo e dall’altro deve anche opporsi al fondamentalismo e riconoscere ancora la possibilità di un confronto».

Mons. Gianfranco Ravasi, intervista a Religious for Peace-Italia, n.100, dicembre 2008

Il nuovo volto della guerra di religioni

Il virus del fondamentalismo

Uno dei pregiudizi ancora molto diffusi in Occidente è che l’islam sia una religione violenta. Ma non si può confondere l’islam con l’azione di gruppi terroristici che rimangono minoritari all’interno del mondo islamico. Un’altra parola islamica che fa molto paura è jihad. Non è corretto attribuire a questo termine come significato principale quello di «guerra santa»; esso indica soprattutto lo «sforzo compiuto sulla via di Allah», la «lotta contro il male». I terroristi, quelli degli attentati, che provocano stragi di innocenti sono – come affermano i musulmani stessi – «nemici dell’islam, dell’umanità, della vita stessa».

Anche se molte volte il «fondamentalismo» viene oggi abbinato con l’islam, il termine nasce nell’evangelismo protestante americano a cavallo del sec. XIX-XX in contrapposizione alle libere interpretazioni bibliche dell’ala modernista o liberale. Oggi il termine ha acquisito un significato ancora più ampio, come «prendere alla lettera e applicare a tutti i campi i testi sacri della propria fede, senza distinzione fra aspetti temporali e spirituali e rifiutando ogni legittima possibilità di interpretazione critica. Il fondamentalismo cerca di imporre la propria visione, giudicando quella degli altri come blasfema.»