06. Processato e condannato a morte

Indice sezione 5

La condanna

La condanna e la crocifissione

Davvero costui era figlio di Dio

La crocifissione

La croce era composta da due elementi: un palo verticale (stipes) e un palo orizzontale (patibulum): il primo era già fissato a terra sul luogo dell'esecuzione, il secondo veniva legato alle braccia e portato sulle spalle dal condannato.
Questo orribile supplizio, che i romani avevano appreso dai fenici e dai cartaginesi, veniva applicato soprattutto nei confronti degli schiavi.
La condanna alla croce, infatti, non poteva essere inflitta a persone dotate di una qualche dignità sociale: una simile morte non era solo un atto crudele, ma anche una forma di disprezzo verso coloro che vi erano condannati.
Per questa ragione i cittadini romani non potevano essere crocifissi, ma venivano puniti con la decapitazione.

La morte del malfattore

Stabat mater

Stabat mater

Lo Stabat Mater è un’antica sequenza, cioè un componimento poetico che veniva cantato o recitato durante la Messa, prima della proclamazione del Vangelo.
Questa composizione, che è del XIII sec., è attribuita a Jacopone da Todi ed molto conosciuta nella letteratura e nella musica.

Inizia così:
Stabat Mater dolorosa     La Madre addolorata stava
iuxta crucem lacrimósa,     in lacrime presso la Croce
dum pendébat Fílius     su cui pendeva il Figlio